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Ieri, il Ministro Salvini ha menzionato la possibilità di affrontare i problemi finanziari dello Stato attraverso una sanatoria edilizia, al fine di alleviare il carico di lavoro degli uffici tecnici comunali dovuto a numerosi casi problematici.
Al momento, non abbiamo ulteriori dettagli, ma è chiaro che ci aspettiamo una serie di potenziali soluzioni, che vanno da una sanatoria edilizia limitata a un possibile condono edilizio completo. Questo perché il problema dell'abusivismo edilizio e delle irregolarità edilizie è di dimensioni considerevoli.
Va notato che ci sono due distinzioni importanti da fare in questo contesto:
Abusi Edilizi: Si tratta di violazioni gravi delle leggi edilizie, spesso realizzate senza permessi di costruzione o altre autorizzazioni nei decenni passati.
Irregolarità Edilizie: Questo comprende tutti gli altri casi, come variazioni significative apportate a edifici che comunque avevano le autorizzazioni per la costruzione. Questo può includere casi passati o anche situazioni più recenti.
L'annuncio del Ministro sembra orientato principalmente verso le irregolarità edilizie, in particolare quelle che non possono essere risolte attraverso la procedura di sanatoria edilizia ordinaria, che richiede una conformità sia all'epoca dell'abuso sia attuale.
Questa iniziativa solleva alcune domande sul futuro della Riforma del Testo Unico sull'Edilizia (D.P.R. 380/01) e su come coordinarla con una possibile legge di condono edilizio. Sarebbe sensato creare un unico testo normativo che includa entrambe queste leggi?
Una cosa è chiara: sembra che non ci saranno amnistie per le irregolarità edilizie del passato, in particolare quelle precedenti al 1967 o relative a edifici autorizzati ma privi di abitabilità o agibilità. Il Ministro ha indicato che le risorse finanziarie sono limitate e non c'è spazio per una "amnistia dell'urbanistica" gratuita. Le risorse disponibili saranno utilizzate con attenzione.
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admin - November 22, 2018
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